Donne, torniamo ad essere Regine!

Segnalazione di Redazione BastaBugie
Il sistema patriarcale cristiano non era perfetto, ma ruotava attorno alle donne e alla loro capacità di dare la vita… oggi invece c’è un esercito di donne sole e infelici (che credono di essere libere, ma non lo sono)
di Silvana De Mari

Noi siamo donne, domine, regine. La vita è basata sulla nostra capacità di custodirla nel nostro ventre, di nutrirla e amarla. Il sistema patriarcale cristiano dava il potere agli uomini, in realtà ruotava attorno alle donne, alla loro possibilità di dare la vita, al loro diritto di proteggerla. Non era un sistema perfetto, perché nessun sistema lo è, ma era un sistema antropologicamente vincente che ci ha permesso di superare la peste del ‘300, l’attacco dell’islam, le due immani catastrofi costituite dalle due guerre mondiali, e non è che le guerre dei secoli precedenti siano state uno scherzo. Continua a leggere

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NOI BIGOTTI INTEGRALISTI CON I NOSTRI ROSARI E I NOSTRI SANTINI

di Silvana De Mari
Il cristianesimo è diventata una religione molto carina, malleabile, duttile, opinabile, porzionabile, flessibile, compatibile con tutto e con tutti, vegetariana, gay- friendly, sostenibile e di basso impatto, low cost, à la carte, prêt-à-porter, self service, prendi solo quello che vuoi e paghi solo quello. Il cristianesimo è diventato un religione di fiocchetti di neve (in inglese Snowflake, termine che indica qualcuno che si scioglie e si spampana se solo lo guardi male) e soprattutto di pretini molto graziosi, qualcuno più patinato e qualcuno più casual, che ci presentano i loro fidanzatini ancora più carini di loro. Possiamo dire che il cristianesimo è stato portato ai saldi di fine stagione. Un cristianesimo a tinte pastello, delicate e soffici come le casule usate a Dublino, accuratamente prive di qualsiasi simbolo cristiano ( è divisorio) e chiuse da una specie di cerchio un po’ celtico e un po’ esoterico.
Da Dublino ci fanno sapere che “non commettere atti impuri” vuol dire non ti mettere le dita nel naso. Mentre sprofondiamo in un Cristianesimo a tinte pastello tutto carino, tondo e paffuto come lo zucchero filato con la panna montata sopra, ci sembrava di ricordare che dovevamo essere il sale della terra, qualcosa che sulle ferite brucia, ma sterilizza e pulisce: perché solo attraverso il dolore e la vergogna passa la via per la vera gloria, la redenzione, la purezza, per questo ci vuole il sale, non lo zucchero filato. Ci sembrava che Gesù Cristo a un certo punto abbia anche rovesciato tavoli e preso la gente a scudisciate e, soprattutto, si dichiarasse Figlio del Padre essendo il Padre il Dio degli Eserciti e Colui che ha distrutto Sodoma col fuoco. Continua a leggere

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