La sfida sociale ha bisogno di "pensieri lunghi"

di Mario Bozzi Sentieri
La sfida sociale ha bisogno di "pensieri lunghi"
Fonte: Mario Bozzi Sentieri
C’è bisogno di pensieri lunghi. A destra e a sinistra. Pensieri lunghi sui quali innervare i processi di cambiamento, politici e sociali. Pensieri lunghi che siano l’esatto contrario delle vecchie visioni ideologiche, dei rigidi (ed irrealistici) “manifesti” di stampo ottocentesco. C’è  bisogno soprattutto di rinnovati strumenti rappresentativi, in grado di dare voce alle istanze concrete della società, proiettandole su scenari più ampi. In questo ambito tutto da ripensare è il ruolo dei sindacati. E’ tema di questi giorni. Ed è un tema cruciale che non permette ambiguità.
Quando il Ministro per lo Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, pone la questione  della rappresentanza sindacale, con l’idea di “stimolare un processo di aggiornamento”, che cosa intende ? Vuole continuare a perseguire i percorsi di delegittimazione del mondo sindacale, portati avanti, negli ultimi anni dalla sinistra di governo, o  ipotizza altre ipotesi di lavoro ?  Intende assecondare le vecchie logiche conflittuali o guarda a più organiche soluzioni partecipative ?
In attesa di capire gli orientamenti del Ministro e più in generale dell’attuale esecutivo non ci sembra banale rilanciare il tema della cogestione, nel suo più ampio e compiuto significato. Continua a leggere

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Condannato Danilo Quinto, promossa Emma Bonino?

imageSabato 17 alle 17.30 Danilo Quinto sarà ospite del nostro Circolo Christus Rex – Traditio a Verona presso la sede G.S.V.V. in Via Albere 43 e sarà a disposizione della stampa per rispondere ad eventuali domande anche inerenti il suo calvario giudiziario.
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Il 22 febbraio, se non ci saranno ulteriori rinvii, Danilo Quinto, sarà processato per diffamazione a mezzo stampa. Quinto, ex tesoriere del Partito Radicale, è autore di un libro dal titolo Da servo di Pannella a figlio libero di Dio (Fede e Cultura, Verona 2012, con una prefazione di S. E. mons. Luigi Negri), in cui racconta dettagliatamente i retroscena del potere del Partito radicale, nelle cui fila ha trascorso una parte significativa della propria vita.
Dopo essere già stato condannato per avere sottratto al Partito radicale gli stipendi che non aveva riscosso, ora è stato rinviato a giudizio per decreto (senza essere mai stato ascoltato, quindi) dopo 4 anni dalla pubblicazione del suo libro, per 2 parole scritte in corsivo (servo sciocco), riferite ad un ex deputato radicale.
Una metafora, scritta in un libro in cui egli stesso si definiva servo di Pannella e che conteneva dure e documentate accuse nei confronti dei radicali e di molti personaggi – che si autodefiniscono cattolici – a loro ancora attualmente collegati. Marco Tosatti, sul suo blog Stilum Curiae giustamente osserva: «Nel 2018 in Italia è possibile dover subire un processo per aver scritto frasi del genere, e forse anche essere condannati, quando ogni giorno sui giornali, sui social e in televisione siamo testimoni di accuse a attacchi di ben altra gravità? Purtroppo temiamo di essere buoni profeti se diciamo che i mass media mainstream, quelli che si stracciano le vesti su ogni ombra di – ismo possibile, specialmente se di realtà assai flebile, non se ne occuperanno; e certamente non in maniera critica, dal momento che la controparte è l’area Radicale, che come sappiamo ha permeato giornali, classe politica e ha allungato le sue propaggini anche sotto il Cupolone. Così come tacerà certamente – speriamo di sbagliarci – l’Ordine dei Giornalisti, che ben dovrebbe riconoscere in accuse del genere un serio attentato alla libertà di espressione e opinione». Continua a leggere

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