Perché Love is Love…

Perché Love is Love

Un gruppo di “consulenti per crisi” è stato precipitato alla scuola  elementare di Denver “Joe Shoemaker”,  per consolare gli scolari dopo che uno di loro, Jamel Myles di  9 anni, si è suicidato.   L’ha fatto il 23 agosto, a casa. Il 20 s’era presentato a  scuola  (il rientro dopo le vacanze)  e  davanti ai coetanei aveva fatto “acting out”, annunciando …
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Suicidio: giornata mondiale della prevenzione o istigazione?

Segnalazione di Redazione BastaBugie

Bisogna evitare l’effetto Werther (vedi il famoso caso del suicidio di Marilyn Monroe) e invece si promuovono il suicidio assistito e l’eutanasia
da Notizie Provita

(LETTURA AUTOMATICA)
Oggi, 10 settembre, si celebra la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio.
Pro Vita Onlus ha rilasciato un comunicato stampa in cui il presidente Toni Brandi rileva: «È una celebrazione ipocrita, se contestualmente si celebra e si promuove il suicidio assistito e l’eutanasia attraverso il biotestamento, o Dat, o “disposizioni anticipate di trattamento” che dir si voglia».
«La legalizzazione dell’eutanasia – sotto forma di suicidio assistito tramite biotestamento – comporta un incremento preoccupante dei suicidi in genere», aggiunge.
«Basterebbe il buon senso per capirlo, ma la cosa è anche suffragata, per esempio, dai dati raccolti in Oregon», dove il suicidio assistito è stato legalizzato alla fine del 1997: già nel 2000, il tasso di suicidio “convenzionale” era aumentato significativamente. Nel 2007, era del 35% superiore alla media nazionale; nel 2014, era del 43.1% superiore alla media nazionale. Continua a leggere

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Misteriosa morte di un giornalista che investigava sui finanziamenti di Soros ai gruppi antifa in Europa

Risultati immagini per Misteriosa morte di un giornalista che investigava sui finanziamenti di Soros ai gruppi antifa in Europa
Sembra ormai sulla via dell’archiviazione la morte del giornalista investigativo Bechir Rabani, che si era infiltrato nei gruppi violenti di sinistra come gli antifa ed era  stato trovato morto nel dicembre 2017, poco dopo aver presentato delle denunce sui finaziamenti occulti del finanziere globalista George Soros a queste organizzazioni.
Bechir Rabani, 33 anni, di origine palestinese, con passaporto svedese, era un giornalista indipendente e blogger molto conosciuto in Svezia per le sue inchieste e per le sue rivelazioni circa le collusioni fra i settori dell’alta finanza e le organizzazioni pro immigrazione che operano in Europa. Alcune delle sue inchieste avevano suscitato reazioni ed attacchi dagli ambienti della sinistra mondialista e dai media ufficiali che lo accusavano di “complottismo”.
I sui amici avevano scritto di lui “”Bechir era un combattente caparbio che ha sperato nella giustizia e che senza esitazione ha difeso tutti quelli che non potevano o non osavano. Ricorderemo Bechir per la sua energia, la sua forza trainante e non da ultimo per il suo lavoro”. Continua a leggere

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L'aborto spinge le donne verso il suicidio

Segnalazione Redazione BastaBugie
La depressione post partum è un’inezia rispetto alla sindrome post aborto, una tragedia taciuta e ignorata (VIDEO: testimonianza di chi ha abortito)

da Notizie ProVita

(LETTURA AUTOMATICA)
L’aborto volontario spinge le donne verso il suicidio.
National Right to Life torna a evidenziare le pubblicazioni scientifiche che concludono in modo univoco in tal senso.
La depressione post partum è proprio un’inezia rispetto alla sindrome post aborto: i numeri delle donne che arrivano a tentare o praticare il suicidio dopo una gravidanza sono evidenti. Oltre tutto la crisi dopo il parto si risolve nel giro di pochi mesi, mentre la sindrome post aborto può covare – e logorare – per anni prima di esplodere in tutta la sua virulenza. Soprattutto quando la donna nega a se stessa che l’aborto sia un male e che il suo bambino ne sia vittima innocente.
In Irlanda i pro choice chiedono insistentemente di consentire l’aborto quando la vita della madre è in pericolo, e perciò anche quando ella minacci il suicidio: come negli USA, prima della sentenza Roe vs. Wade che nel ’74 legalizzò l’aborto a richiesta. In molti Stati bastava che una donna incinta dichiarasse intenti suicidari per ottenere il certificato medico per abortire. Continua a leggere

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