Il Vicino Oriente sotto una cattiva stella
Segnalazione del Centro Studi Federici
Il blog oraprosiria ha segnalato un interessante articolo per comprendere meglio i retroscena della guerra alla Siria.
La ‘Grande Israele’: la guerra alla Siria come parte del processo di espansione territoriale israeliana.
Il seguente documento relativo alla formazione della “Grande Israele” costituisce la pietra angolare di potenti fazioni sioniste all’interno dell’attuale governo Netanyahu, del partito Likud, nonché all’interno dell’establishment militare e dell’intelligence israeliani .
Il presidente Donald Trump ha confermato senza mezzi termini il suo sostegno agli insediamenti illegali di Israele (ivi compresa la sua opposizione alla risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, relativa all’illegalità degli insediamenti israeliani nella West Bank occupata). Inoltre, spostando l’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme e permettendo l’espansione degli insediamenti israeliani nei territori occupati e non solo, il presidente degli Stati Uniti ha fornito una approvazione di fatto del progetto “Greater Israel” (Grande Israele) come formulato nell’ambito del Piano Yinon.
Tenete a mente: questo progetto non è strettamente un progetto sionista per il Medio Oriente, esso è parte integrante della politica estera degli Stati Uniti, ovvero l’intento di Washington di fratturare e balcanizzare il Medio Oriente. La decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele ha lo scopo di innescare l’instabilità politica in tutta la regione.
Secondo il padre fondatore del sionismo Theodore Herzl, “l’area dello Stato ebraico si estende: “Dal ruscello dell’Egitto fino all’Eufrate”. Secondo Rabbi Fischmann, “La Terra Promessa si estende dal fiume dell’Egitto (il Nilo) fino all’Eufrate, includendo parti della Siria e del Libano”.