Italia sfida la Ue con piano Marshall da 82 miliardi

Italia sfida la Ue con piano Marshall da 82 miliardiSegnalazione Wall Street Italia
Dopo il collasso del Ponte Morandi, che ha provocato la morte di almeno 43 persone, il governo Conte ha elaborato un maxi piano di investimenti da 82 miliardi per rinnovare le infrastrutture italiane.
Poco dopo il crollo del viadotto dell’A10 a Genova, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, leader della Lega, ha attribuito la responsabilità della catastrofe alle politiche di austerity imposte dall’Ue.
Da lì nasce l’idea del governo giallo verde: investire tutti i soldi necessari per assicurare la sicurezza delle strade, delle ferrovie, delle scuole, degli ospedali, a prescindere dai limiti dei vincoli di bilancio giudicati “folli” da Salvini e da altri esponenti euro scettici della maggioranza.
Allo stesso tempo l’UE ha negato qualsiasi colpevolezza, ricordando che la Commissione europea aveva anzi assegnato 2,5 miliardi di euro di sovvenzioni all’Italia tra il 2014 e il 2020 nel quadro del piano Juncker volto proprio a finanziare i lavori di miglioramento delle infrastrutture o di creazione di nuove strutture.
Un progetto di investimenti da 82  miliardi di euro

Dopo la tragedia di Genova il ministro delle Finanze Giovanni Tria, che finora si è mostrato relativamente accondiscendente nei confronti all’Europa, ha citato la cosiddetta “regola d’oro” cara all’ex premier Gordon Brown e esortato le autorità nazionali e i suoi colleghi a mettere in piedi un piano ambizioso di rinnovamento del sistema dei trasporti e delle infrastrutture del paese, senza occuparsi del deficit di bilancio italiano.
Ricorrendo alla regola d’oro il governo si autorizza momentaneamente a oltrepassare i vincoli di bilancio, ma circoscritti a delle spese di investimenti. La coalizione italiana vuole riprendere in mano il progetto del governo precedente guidato dal premier Gentiloni, che prevedeva per l’appunto 82 miliardi di euro di investimenti a lungo termine.
Ma non si conosce ancora la strategia del governo per poter affrontare tali spese ingenti.
Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/italia-sfida-ue-con-piano-marshall-da-82-miliardi/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+WallStreetItalia&utm_content=23-08-2018+italia-sfida-la-ue-con-piano-marshall-da-82-miliardi+primo-piano

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Alert “Swexit”, Svezia prova a uscire da UE

SwexitSegnalazione Wall Street Italia
di Alessandra Caparello

Dai comizi fasciati da drappi con la croce uncinata e tatuaggi con le svastiche al governo della Svezia: a questo aspirano i membri della SD che hanno così ripulito la loro immagine dicendosi non razzisti bensì conservatori sociali.
“Crediamo nei valori sociali e cerchiamo di proteggerli, per esempio dall’immigrazione (…) Se populismo significa stare vicino alle persone e capirne i bisogni, allora siamo populisti. Ma se vuol dire che non abbiamo un’ideologia si va fuori strada. Abbiamo una forte ideologia basata su due capisaldi: uno Stato sociale con una solida sicurezza nazionale”.

Ha le idee chiare Mattias Karlsson, capogruppo di Sd al Parlamento intervistato da La Stampa in cui indica le mosse del suo partito, ossia la Swexit. Continua a leggere

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Draghi: sulla fine del QE "non è detta l'ultima parola"

Mario DraghiSegnalazione di Wall Street Italia
di Alessandra Caparello
L’inflazione è sulla giusta via ma “c’è ancora bisogno di misure accomodanti significative”. Torna a parlare di Quantitative easing il numero uno della banca centrale europea Mario Draghi nel corso del suo intervento al Forum economico di Sintra in Portogallo dove partecipano anche i suoi colleghi della Fed e della Bank of Japan, rispettivamente  Jerome Powell e Haruhiko Kuroda.
Per Draghi non è detta l’ultima parola in merito alla fine del Qe.

“Nel 2017 la crescita dell’Eurozona è stata superiore a quanto ci eravamo aspettati: la crescita su base annuale registrata nel quarto trimestre è stata la più forte in una decade. Ma nel 2018 la crescita ha rallentato e, fino ad ora, è risultata inferiore alle nostre attese (…) Riguardo la politica monetaria della Bce, come indicato la scorsa settimana il progresso realizzato sino ad ora verso un aggiustamento sostenuto dell’inflazione è stato sostanziale.La fine prevista dai nostri acquisti netti di attività a dicembre di quest’anno è soggetta al fatto che i nuovi dati macro confermino l’outlook di medio termine dell’inflazione. Inoltre il programma di acquisto di attività può sempre essere utilizzato qualora dovessero manifestarsi fatti contingenti che al momento non vediamo”.

Draghi ha sottolineato come la fiducia del ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo di lungo periodo si sia molto rafforzato nel corso degli ultimi mesi, ma  l’incertezza permea l’outlook economico.

“Con le attese di inflazione a lungo termine ben ancorate, la forza di fondo dell’economia europea e il continuo ampio grado di accomodamento monetario consentono di poter essere fiduciosi in una convergenza dell’inflazione verso il nostro obiettivo e che questa convergenza possa essere mantenuta anche dopo una chiusura graduale del nostro programma di acquisti netti di attività”.

Perciò, dice Draghi, la “politica monetaria nell’Eurozona deve rimanere paziente, persistente e prudente”. Continua a leggere

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Nel Def stop aumento Iva, risorse da condoni fiscali e tagli spese

Nel Def stop ad aumento Iva, risorse da condoni fiscali e tagli speseSegnalazione Wall Street italia
di Mariangela Tessa

018, di Mariangela Tessa
Stop agli aumenti di Iva e accise e proporre “in tempi rapidi” il nuovo quadro di finanza pubblica, nel rispetto degli “impegni europei sui saldi 2018-2019″ ma individuando gli “interventi prioritari” in linea con le indicazioni programmatiche del discorso per la fiducia. E’ quanto si legge nella bozza della risoluzione di maggioranza sul Def, che sarà in Aula il 19 giugno.
Senza interventi, l’aumento dell’Iva entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019, passando dal 22% al 24,2%. Secondo i rumors si tratta di una versione ‘light’, al momento la ‘favorita’, ma non è ancora del tutto escluso che possa essere integrata con alcune indicazioni programmatiche.
Ma come evitare l’aumento dell’Iva? Secondo quanto riporta La Repubblica:

“Si tratta di recuperare 12,4 miliardi per sostituire la cosiddetta “clausola di salvaguardia” con risorse fresche. Le misure dovrebbero articolarsi in quattro direzioni e seguire, per ora, la traiettoria tradizionale di politica economica dell’Italia. Oltre a spending review e al taglio delle agevolazioni fiscali, due terreni difficili sui quali si sono arenati molti governi, una parte delle risorse dovrebbe venire dalla lotta all’evasione fiscale. L’ingrediente nuovo sarà la cosiddetta “ pace fiscale”: di fatto una riedizione della rottamazione che dovrebbe riguardare Irpef, Ires e contributi Inps. L’operazione, che riguarderà imprese e famiglie, dovrebbe essere a scalare con sconti più alti per i livelli più bassi di debiti con il fisco”.
C’è poi la partita della flessibilità sul deficit, portando l’asticella all’1,5% del Pil rispetto alla previsione attuale dello 0,8%. Da qui la necessità di affrontare la questione in sede europea, probabilmente già nell’Eurogruppo e nell’Ecofin in programma il 21 e il 22 a Lussemburgo.

Per quanto riguarda invece l’aumento delle accise (i prezzi della benzina in Italia sono arrivati a sfondare i 2 euro al litro in alcune aree geografiche) il Codacons ha chiesto un intervento urgente da parte del nuovo esecutivo M5S e Lega, che aveva dichiarato nel contratto di governo di voler eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina.

“Il Governo aveva promesso un intervento sulle accise che gravano sui carburanti, ma finora nessun provvedimento al riguardo è stato annunciato – ha dichiarato Carlo Rienzi, presidente del Codacons – . Salvini e Di Maio devono intervenire con urgenza perché rincari e speculazioni sui carburanti determinano conseguenze negative sull’intera economia nazionale. Basti pensare che senza il peso delle tasse, l’Italia crolla dal secondo al 17° posto in Europa per il caro-gasolio”.
http://www.wallstreetitalia.com/nel-def-stop-ad-aumento-iva-risorse-da-condoni-fiscali-e-tagli-alle-spese/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+WallStreetItalia&utm_content=13-06-2018+nel-def-stop-ad-aumento-iva-risorse-da-condoni-fiscali-e-tagli-spese+primo-piano

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Governo Lega-M5S, ecco contratto e rosa dei ministri

SalviniSegnalazione Wall Street Italia
di Alessandra Caparello
ROMA (WSI) – Più che una bozza di accordo per alcuni è visto come un guanto di sfida all’Unione europea capace di mandare in tilt i mercati finanziari. Parliamo del contratto che Lega e Movimento Cinque Stelle hanno messo a punto e che presto porteranno all’attenzione del Capo dello Stato dando così il via libera al nuovo governo.
Rispetto alla versione trapelata dall’Huffington Post nel nuovo contratto spariscono dei riferimenti spinosi come la creazione di un meccanismo di uscita dall’euro e la richiesta a Mario Draghi della Bce di cancellare i 250 miliardi di debito in capo all’Italia.
Tuttavia restano alcuni punti nevralgici che potrebbero incrinare i rapporti con Bruxelles. Senza contare che le coperture da trovare per tutte queste misure saranno notevoli e i vincoli di bilancio non consentono grande margine di manovra.
Alcuni punti del disegno programmatico necessitano ancora di qualche riflessione, come le aliquote della flat tax, la proposta di istituire un Cie regionale, la riforma della prescrizione, una normativa sulle moschee, fino all’impegno di sospendere i lavori esecutivi e ridiscutere in maniera integrale il progetto della Tav. Continua a leggere

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Argentina ricorre all’FMI e popolo scende in piazza

Argentina ricorre all'FMI e popolo scende in piazzaSegnalazione Wall Street Italia
di Alessandra Caparello
Una debacle finanziaria che riapre vecchie ferite per gli argentini quella degli ultimi giorni con la valuta nazionale, il peso, sotto la minaccia dell’iper inflazione e un presidente Mauricio Macri che per salvare l’economia e risparmiare il suo popolo da una nuova crisi finanziaria chiede aiuto al Fondo Monetario Internazionale.
Nonostante la banca centrale dell’Argentina abbia deciso per un maxi rialzo dei tassi tre volte dal 27 aprile, issandoli al 40%, il peso ha continuano a crollare e il presidente ha dovuto fare ricorso al Fondo monetario internazionale, cercando un accordo di stand-by per un prestito di almeno 30 miliardi di dollari (anche se altre fonti parlando addirittura di 50 miliardi). Che significa in stand by? Che non verrebbe incassato subito, ma utilizzato se la situazione dovesse peggiorare ancora. Continua a leggere

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Elezioni, Mattarella: tocca a presidente Senato Casellati

Elezioni, Mattarella: tocca a presidente Senato CasellatiSegnalazione Wall Street Italia
di Alessandra Caparello
ROMA (WSI) – L’Italia è in una situazione di stallo e dopo il secondo giro di consultazioni si attende una risposta da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che dovrà decidere il da farsi molto probabilmente domani.
Secondo quanto scrive oggi il  Corriere della Sera, il Presidente Sergio Mattarella proverà ad affidare un mandato esplorativo ad una delle due alte cariche dello Stato e quella più accreditata sembrerebbe il Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.

“Se andrà così, lei dovrà farsi allestire in fretta uno studio a Palazzo Giustinianie preparare un calendario di incontri nel tentativo di avvicinare le posizioni e sbrogliare i nodi di un accordo che fino alla settimana scorsa pareva quasi fatto”.

Altra opzione sul tavolo è quella di conferire un preincarico ad uno dei due leader usciti vittoriosi dalle recenti elezioni e  il nome favorito è quello di Matteo Salvini che ieri impegnato nella campagna elettorale di Molise e Friuli-Venezia Giulia ha affermato: Continua a leggere

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