Segnalazione di F.F.
di Rodolfo De Mattei
Non trasformare anche la tradizionale “Cavalcata dei Re Magi” di Madrid del prossimo 5 gennaio nell’ennesimo evento di indottrinamento LGBT+. E’ ciò che migliaia di cittadini madrileni, attraverso una petizione lanciata da HazteOir.org, hanno chiesto al sindaco della capitale spagnola, Manuela Carmena, intenzionata a far sfilare nel distretto di Puente de Vallecas la “Carroza de la Diversidad”, un carro arcobaleno allestito in perfetto stile “Gay Pride”, con una drag queen, in compagnia di altre due “artiste” nelle insolite vesti di “Regine maghe”.
A promuovere il carro è stata l’organizzazione omosessualista “Orgullo Vallekano”, che ha pensato bene di strumentalizzare anche il popolare evento delle Cabalgatas ai fini di promuovere l’uguaglianza e i “diritti” della comunità LGBT+ in nome dello slogan “todos som@s las reinas de nuestras vidas”. Secondo Francisco Pérez Ramos, assessore di Puente de Vallecas l’inclusione di questo carro deve essere infatti intesa “come un fattore di normalizzazione e come espressione della diversità della nostra società“.
NORMALIZZARE
L’obiettivo è dunque evidente e dichiarato: veicolare un messaggio di “normalità” dell’omosessualità e qualsiasi tendenza sessuale, trasformando le tradizionali Cabalgatas in una sorta di “Gay Pride” per i più piccoli.
La Cabalgatas dei Re Magi sono infatti un evento attesissimo e molto sentito soprattutto tra i bambini in quanto, a differenza dell’Italia, sono “los Reyes Magos”, e non la “Befana” a portare dolci e regali. La ricorrenza non si festeggia il 6 gennaio ma nelle giornate precedenti, il 5 e il 4, quando, nei vari centri della città spagnole, si svolgono appunto le Cabalgatas, delle vere e proprie sfilate di carri, in stile “Carnevalesco”, pieni di luci e colori che attraversano le vie cittadine a suon di musica lanciando caramelle e dolciumi ai tantissimi bambini assiepati ai lati delle strade.
LE REAZIONI
La trasformazione delle Cabalgatas in un parata dei diritti LGBT ha suscitato numerose proteste, alle quali la diretta interessata, “La Prohibida”, questo il sintomatico nome della drag queen ispanica che è un’icona gay della Spagna e del Sudamerica sul genere di Wladimir Luxuria, ha replicato cercando di minimizzare il significato della sua presenza sul “Carro della Diversità”, sottolineando come in fondo “lei” sia soltanto una delle tante persone che si accingono a partecipare a tale evento. Anzi, ha notato la drag queen, sarebbe proprio grazie a “innovazioni” di questo tipo che è stato possibile tramandare tradizioni che altrimenti sarebbero destinate a scomparire: “Tutte le tradizioni si sono evolute; e proprio quelle che si sono mantenute sono quelle che si sono adattate ai nuovi tempi“.
Di fronte alla sollevazione popolare, sembra che il Comune di Madrid alla fine abbia annunciato il ritiro della presenza della “regina maga” drag queen dal carro incriminato, anche se saranno comunque mantenuti i tre ‘artisti’ addobbati con un altro “vestito a sorpresa” tutto da scoprire.
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Il tentativo, fallito o meno, di introdurre una “Carroza de la Diversidad”, in un evento rivolto ai bambini e per di più dall’evidente significato religioso come le Cabalgatas dei Re Magi, mostra ancora una volta quanto potente e imperturbabile sia l’odierna propaganda omosessualista, disposta a tutto, anche a rovinare le feste dei bambini, snaturando la tradizionale “fiesta de los Reyes Magos” e compromettendo l’illusione e l’innocenza dei più piccoli, pur di promuovere il suo messaggio ideologico di “normalità” LGBT+.
Fonte: https://www.osservatoriogender.it/madrid-un-carro-lgbt-alla-cabalgata-dei-re-magi/?refresh_cens