
Thunberg «ha risvegliato improvvisamente un’attenzione che nessun altro strumento mediatico avrebbe mai svegliato», spiega Prodi. «Certamente non può essere lei a decidere ma, secondo me, ha dato un bel contributo. Adesso bisogna tradurlo in finanziamenti, tecnologie».
L’ex Presidente della Commissione Ue e fondatore dell’Ulivo attacca i sovranisti: «È chiaro che nessuno vuole abolire le nazioni, ma se uno dice l’Europa delle nazioni vuol dire che non c’è l’Europa. Invece, io credo che non dovremo mai essere come gli Stati Uniti d’America», perché quelli europei «sono Paesi con tradizioni diverse, lingue diverse, con una loro storia». L’unione, afferma il professore, è «sempre più necessaria perché due colossi», Usa e Cina, «continuano a crescere».
Di recente, in un’intervista a L’Espresso Mortadella aveva proposto Angela Merkel come prossima guida della Commissione europea. Secondo Prodi, «potrebbe essere lei la nostra Thomas Becket da uomo di potere alla corte del sovrano a vescovo convertito. Era considerata la custode degli interessi nazionali della Germania e la nemica dell’Europa, oggi ne può incarnare lo spirito».
(di Roberto Vivaldelli)
fonte -https://oltrelalinea.news/2019/04/10/prodi-invidio-la-piccola-greta-thunberg-ue-necessaria/