Gli “strani” comportamenti dell’autore della strage in Nuova Zelanda e quanto viene celato dai media
Iniziano ad emergere particolari non rivelati dai media circa il massacro di Christchurch, in Nuova Zelanda, una tragedia in cui una quantità di persone (50 secondo le ultime informazioni) sono state uccise da un presunto folle, il 28 enne Brenton Tarrant, che ha sparato con armi automatiche uccidendo le persone di fede islamica che si trovavano all’interno di una moschea.
Come abbiamo già sostenuto, il modo in cui viene spiegata al pubblico lo svolgimento dei fatti e le caratteristiche del killer risulta profondamente problematico e mancano dei dati essenziali che permetterebbero di gettare luce sulle motivazioni del gesto.
Lo sappiamo, abbiamo a che fare con un assassino professionista, un esperto, un sociopatico e una “persona falsa” senza tracce nei social media, senza vicini, senza colleghi di lavoro, senza amici della scuola, senza documenti delle armi, con un secondo tiratore che è svanito nel nulla e alcuni problemi di continuità molto gravi nel suo video con alcune vittime uccise in precedenza che non si spiegano.
Abbiamo un giovane single di 28 anni, un “preparatore atletico” con tonnellate di denaro ereditato, che ha viaggiato per il mondo, ha fotografato tutto, è amato da tutti, poi si avventura misteriosamente in un omicidio di massa per odio etnico. Continua a leggere