MACELLAI – IL FILO ROSSO CHE LEGA SODOMIA ED ERESIA NELLA SETTA CONCILIARE

Risultati immagini per sodoma e gomorradi Cesare Baronio
(MB. Una utile mappa della dittatura dei sodomiti in Vaticano)

Anni fa un confratello mi riferì un episodio sconcertante, secondo il quale un Officiale di Curia notoriamente omosessuale era stato sottoposto a degli esorcismi perché aveva preso l’abitudine, durante i suoi immondi festini, di bestemmiare il nome di Dio, cosa che aveva dato luogo a fenomeni di possessione diabolica. L’empio monsignore morì di lì a poco di un male incurabile, compianto dai suoi sodali. A quell’epoca le checche del Vaticano si muovevano ancora con prudenza, non perché non fossero numerose, ma perché vigeva quel tacito accordo che nell’esercito americano è compendiato dall’adagio Don’t ask, don’t tell, ossia Non chiedere, non dire. Anche se poi in molti sapevano chi aveva quelpenchant e chi no. Monsignori che uscivano in borghese nottetempo dal Laterano, indossando jeans e giubbotto di pelle, e che l’indomani affiancavano il Santo Padre ai pontificali. Preti che si allontanavano dalla canonica per far volta ai calidarj. Studenti di Atenei Pontificj che andavano a passeggiare a Villa Giulia. Seminaristi dediti ad un opinabile apostolato vespertino a Monte Caprino. Era la generazione del Concilio, che alla veste talare preferiva gli abiti firmati e gli occhiali da sole. Vanesj e fatui, inclini alla risatina isterica e ad apostrofarsi con pronomi e nomignoli femminili, ma pur sempre guardinghi, perché sul soglio sedeva il virile Wojtyla. Il quale era talmente intento a propagandar l’ecumenismo di Assisi da non accorgersi che proprio al suo fianco c’erano personaggi noti col nome di battaglia di Jessica.

Continua a leggere

Condividi

Chi afferma che la pena capitale è, in se stessa, un male, cade nell’eresia

del Prof. Roberto De Mattei

La liceità della pena di morte è una verità de fide tenenda, definita dal Magistero ordinario e universale della Chiesa, in maniera costante e inequivocabile. Chi afferma che la pena capitale è, in sé stessa, un male, cade nell’eresia.   

 L’insegnamento della Chiesa è stato chiaramente espresso nella lettera del 18 dicembre 1208, in cui Innocenzo III condanna la posizione valdese, con queste parole, riportate dal Denzinger: «De potestate saeculari asserimus, quod sine peccato mortali potest iudicium sanguinis exercere, dummodo ad inferendam vindictam non odio, sed iudicio, non incaute, sed consulte procedat» ( Enchiridion symbolorum,definitionum et declaratium de rebus fidei et morum, a cura di Peter Hünermann S.J., n. 795). (Per quanto riguarda il potere secolare, affermiamo che si può esercitare la pena di morte senza peccato mortale, a condizione che la vendetta sia esercitata non per odio, ma per giudizio, non in maniera imprudente, ma con moderazione).  

La medesima posizione fu ribadita dal Catechismo del Concilio di Trento (Parte terza, n. 328), dal Catechismo maggiore di san Pio X (Parte terza, n. 413) e dal nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 2267) (seppur invalido perché legiferato da autorità illegittime, n.d.r.). Papa Francesco (Il “non-papa” Francesco, n.d.r.) ha firmato ora un rescritto che modifica il Catechismo (della stessa Contro-Chiesa Conciliare, n.d.r.) con questa nuova formulazione: «La Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che ‘la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona’, e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo». Continua a leggere

Condividi

Super Ex: L'immigrazionismo è un'eresia che Martini ha insegnato a Bergoglio

L’articolo pubblicato su Stilum Curiae è molto interessante. Tenete presente, nella terminologia usata, che l’autore è sedeplenista.
di Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, oggi Super Ex scrive davvero cose da ponderare e da meditare, e da discutere. Perché il suo articolo affronta quello che appare se non un mistero, una stranezza: e cioè l’ossessione migrantista del Pontefice regnante; e vista la quantità, e la ripetitività degli interventi, credo veramente che si possa usare a questo punto, e sempre di meno in tono scherzoso, del termine ossessione. Leggete Super Ex con attenzione.
L’immigrazionismo di Bergoglio è un’ eresia, insegnata da Carlo Maria Martini.
Questa la tesi. Vediamo lo svolgimento.
Perché si tratta di un’ eresia? Perché non si fonda, come si potrebbe credere a prima vista, sull’ignoranza assoluta dei fatti. Non è semplice ignoranza e crassa superficialità.
Davvero possiamo credere che Bergoglio non sappia cosa c’è sotto l’immigrazione odierna? Impossibile! I vescovi africani lo hanno denunciato spesso, invitando i figli dell’Africa a non farsi ingannare, a non lasciare la loro terra, la loro famiglia, le loro radici, per andare in un’ Europa secolarizzata, in cui si troveranno emarginati, sfruttati, in balia di una cultura materialista e nichilista che li ridurrà ad automi “cellularizzati” notte e giorno.
Davvero impossibile che Bergoglio non sappia che i migranti minori finiscono, in gran parte, sfruttati sessualmente, come circa 7 o 8 donne su 10. Impossibile che non sappia che il traffico di carne umana genera astronomici guadagni, per i trafficanti africani e per quelli occidentali, e che è mosso da innumerevoli interessi delle varie mafie. Le quali, ben prima di “Roma capitale”, avevano compreso, con Raffaele Cutolo (fondatore della Nuova Camorra Organizzata), il potenziale criminale presente nei fenomeni migratori incontrollati. Continua a leggere

Condividi

Per Bergoglio tutte le religioni sono buone: schiaffo ai Santi Martiri Cristiani!

Guarda e ascolta il video con attenzione:

blob:https://gloria.tv/20d0dda3-e390-41f2-b00a-af0868db114e
In verità è la “Nostra Aetate” del Concilio Vaticano II che pone le basi dottrinali per parificare l’unica Via, Verità e Vita (Gesù Cristo) con l’errore (eresie, altre religioni, altre filosofie, ideologie nichiliste ecc.). Questa parificazione ha edificato, negli anni, la nuova Chiesa ecumenista, cosmopolita conciliare, che non è Cattolica perché contraddice il Dogma trinitario, proprio mettendolo sullo stesso piano di Allah, Yahvè, Lutero e compagnia. Quindi Bergoglio è solo l’ultimo (per ora) degli apostati occupanti il Soglio di San Pietro, le diocesi e le parrocchie. Prima di lui, arriviamo fino a Roncalli. 
LA PASSIONE DI PERPETUA E FELICITA
Bergoglio dovrebbe vergognarsi profondamente leggendo le poche righe che seguono: queste due giovani donne avrebbero potuto salvarsi molto facilmente per quella che il giudice riteneva una mera formalità: incensare gli idoli. Invece Bergoglio incensa ed onora gli idoli esclusivamente per la propria vanagloria! Continua a leggere

Condividi