«Mattarella revochi l'onorificenza al sanguinario maresciallo Tito»

Lo ha chiesto anche il nostro Matteo Castagna durante la trasmissione Facebook di Nicola Pasqualato “Opzione Benedetto TV” di ieri alle 14.30

La notizia è destinata a stupire chiunque ancora la ignori: Josip Broz Tito, il sanguinario “Maresciallo Tito”, è ancor oggi Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, decorato di Gran Cordone. Il titolo onorifico più elevato della Repubblica Italiana. A conferirlo è stato l’allora capo dello Stato Giuseppe Saragat, nel 1969. Sul sito della Presidenza della Repubblica appare ancora l’onorificenza concessa a Tito, responsabile dei crimini commessi nelle terre istriano-dalmate, dalle foibe all’esodo dei profughi.
A chiedere all’attuale presidente della repubblica, Sergio Mattarella, di togliere una così infamante onorificenza sono due consiglieri comunali di Trieste, città tra le più coinvolte e quindi sensibili al dramma delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata: Paolo Rovis del Nuovo Centrodestra e Claudio Giacomelli di Fratelli d’Italia.

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FONTE – http://www.secoloditalia.it/2015/02/grande-cocomero/

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"Sinistra censura film sulle foibe".

Deputato lo fa proiettare: è sold out Sarà tutto esaurito a Bologna per la proiezione di “RedLand, rosso d’Istria”. Bignami: “Ho voluto organizzarla per onorare centinaia di emiliani e romagnoli innocenti e brutalmente assassinati.
Un film “scomodo”, non molto pubblicizzato e un po’ snobbato da certa sinistra. “Redland, rosso d’Istria” racconta l’Italia di ieri e (involontariamente) anche quella di oggi. Continua a leggere

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Foibe, il sottile boicottaggio del film Red Land. Gli esuli: lo trasmetta la Rai

A Torino un solo cinema ha in programmazione il film Red Land-Rosso Istria, che racconta il dramma delle foibe e la storia di Norma Cossetto. Anche a Milano un solo cinema. A Genova nessuno, a Perugia nessuno, in Emilia Romagna è possibile vederlo solo in una multisala di Cesena, in Campania per vederlo bisogna andare ad Avellino. A Cagliari non c’è. Nulla in Sicilia. Possibile sia solo un problema di distribuzione? No, non è possibile.
E tra l’altro nei cinema dove il film viene proiettato il pienone è assicurato. Tanto che nei due cinema di Roma che ospitano la pellicola le proiezioni sono state prolungate. C’è dunque un problema culturale, di rimozione, di sottile boicottaggio, che accompagna ancora oggi il tema-tabù delle foibe. “In Italia – ha scritto Fausto Biloslavo – ci sono circa 4500 schermi, ma il film sulla tragedia delle foibe, dopo 70 anni, ha trovato spazio nella prima settimana appena in 30 sale e nella seconda in altre 40.” Continua a leggere

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Boicottato il film sulle foibe

La figlia di un infoibato che piange a dirotto e la sua amica di sinistra, sospettosa prima di vedere il film, che resta a bocca aperta e vuole che sia proiettato nelle scuole.
Code davanti ai cinema, ma anche proteste con fiumi di messaggi per le città dove non c’è verso di trovare una sala. Per fortuna nessun picchetto di chi vede l’uomo nero dappertutto all’ingresso dei cinema, ma un boicottaggio strisciante, una ritrosia culturale, che non rende onore a Red land – Rosso Istria, il film sulla martire istriana Norma Cossetto. Non è possibile che a Milano per andarlo a vedere bisogna avventurarsi verso la Bicocca. Nessuna sala al centro si è fatta avanti. A Torino, il cinema centralissimo che aveva quasi detto sì ha fatto una repentina marcia indietro.
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Boicottato il film sulle foibe


Code davanti ai cinema, ma anche proteste con fiumi di messaggi per le città dove non c’è verso di trovare una sala. Per fortuna nessun picchetto di chi vede l’uomo nero dappertutto all’ingresso dei cinema, ma un boicottaggio strisciante, una ritrosia culturale, che non rende onore a Red land – Rosso Istria, il film sulla martire istriana Norma Cossetto.
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Foibe, il film "Rosso Istria" arriva nelle sale. Gasparri: «Racconta una verità negata»

rosso-istria-locandina

Un cast stellare per un’opera prima coraggiosa: è Red Land (Rosso Istria), il film che attraverso il martirio di Norma Cossetto racconta le terribili violenze subite dalle popolazioni Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate a opera dei partigiani titini. La pellicola, prodotta da Venicefilm in collaborazione con Rai Cinema, sarà proiettata in anteprima mondiale martedì 6 novembre alle 20 al cinema “The Space – Moderno” di piazza della Repubblica a Roma, mentre nella mattinata sarà presentato alla stampa alla Sala Nassiriya del Senato. Un segno dell’impegno anche istituzionale per far sì che questa produzione venisse realizzata, e realizzata sotto l’egida della Rai.
Un fatto non scontato, considerati la reticenza e talvolta il vero e proprio negazionismo nei confronti questa pagina di storia italiana. Nonostante, infatti, ormai da un quindicennio (la legge fu approvata nel 2004), la memoria delle Foibe sia entrata nel calendario civile del Paese con il Giorno del ricordo del 10 febbraio, parlare di questo dramma italiano è ancora difficilissimo. Lo sa bene fra gli altri Antonello Belluco, che firma la sceneggiatura insieme al regista Maximiliano Hernando Bruno alla sua opera prima. La precedente opera di Belluco sul tema delle violenze partigiane, Il Segreto d’Italia, che racconta l’eccidio di Codevigo, fu infatti oggetto di un boicottaggio feroce, che vide schierata anche l’Anpi. E la stessa produzione di Red Land (Rosso Istria) ha avuto una gestazione lunga e non facile: sono serviti tutto l’impegno e il coraggio del team che ha prodotto il film e di chi lo ha sostenuto perché finalmente anche la storia di Norma Cossetto potesse essere raccontata al grande pubblico, uscendo dai canali delle proiezioni “volontaristiche” (come fu gioco forza per Il segreto d’Italia), proiettandosi sulla scena internazionale anche grazie alla partecipazione di star come Franco Nero e Geraldine Chaplin e, soprattutto, ottenendo l’impegno istituzionale della Rai. Continua a leggere

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