Bonus bebè, gravidanze, asili nido: cosa cambierà nel 2019

MOTHERHOODGelsomino Del Guercio | Nov 19, 2018
Il governo corre ai ripari e prepara una serie di emendamenti per le politiche della famiglia che saranno approvati con la legge di Bilancio

Il governo prova a a correre ai ripari sulle politiche familiari, che nel testo della legge di Bilancio arrivato in Parlamento sono quasi assenti.

L’intervento è contenuto in un “pacchetto famiglia”, presentato dal ministro per le Politiche Familiari Lorenzo Fontana. Si tratta di emendamenti del governo ed emendamenti presentati d’intesa con il gruppo della Lega.

1) Bonus bebè

L’esponente di governo ha annunciato un finanziamento da 444 milioni per il bonus bebè (rispetto ai circa 400 stanziati per il 2018), con una sostanziale novità: per ogni figlio successivo al primo – nato dopo l’1 gennaio 2019 – è previsto un incremento del 20% su quanto erogato.

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Governi e alta finanza: l'Italia non è sull'orlo del baratro


“Christus Rex” sostiene quanto trovate in questo articolo da diverso tempo. Su questo tema, le teorie del complotto, i catastrofismi apocalittici ed altro sono frutto di ignoranza, follia o mala fede. Anche nel nostro piccolo e variegato ambiente, ove spesso pare aver ragione chi la spara più grossa, anche se non è ragionevole né documentata. (n.d.r.)
Segnalazione del Centro Studi Federici

L’attuale situazione dello stato italiano commentata dall’economista elvetico Alfonso Tuor. 
 
L’Italia non è sull’orlo del baratro
 
Non è ancora l’inizio di un attacco speculativo contro il Governo grigioverde italiano reo di sfidare le regole europee sul deficit e il debito pubblico. Sembra piuttosto la manifestazione di un fiancheggiamento dei mercati finanziari alle minacce di Bruxelles, cui si aggiungono gli attacchi della stampa internazionale e di quella che dovrebbe essere l’opposizione italiana. Il tutto appare volto a far sì che Roma faccia retromarcia sui progetti di spesa per l’anno prossimo che dovrebbero portare ad un deficit pubblico del 2,4% rispetto al PIL, incompatibile con l’obiettivo di ridurre un debito pubblico che supera il 130% del PIL. Se non è l’inizio della guerra dello spread, potrebbe però esserne il preludio, con le agenzie di rating che deprezzano il merito di credito dell’Italia e soprattutto con l’Eurogruppo che avvia una procedura di infrazione delle regole della moneta unica.

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Antitaliani

di Marco Cedolin
Antitaliani

Fonte: Il corrosivo
Il governo Conte, essendo composto da due partiti certo non rivoluzionari che hanno raccolto un grande consenso popolare e proprio in virtù di questo governano, senza dubbio alcuno non farà uscire l’Italia dalla UE e dall’euro, non darà al Paese una moneta sovrana, non chiuderà i ponti con la NATO e non si farà portatore di una rivoluzione epocale. Per raggiungere questi obiettivi gli italiani avrebbero dovuto votare i partiti che li proponevano, ed esistevano sia in questa che nelle passate tornate elettorali, ma sono rimasti al palo con percentuali nell’ordine dello zero virgola, dimostrando inequivocabilmente come la “rivoluzione” almeno in questo momento non sia nelle corde del popolo che in tutta evidenza la considera un salto nel buio.
Nonostante ciò il governo Conte, per la prima volta dalla cacciata di Craxi, sta dimostrando di occuparsi dei problemi degli italiani, anziché delle banche, dello spread, dei mercati, di quello che ci chiede l’Europa e tutte le altre amenità che hanno caratterizzato il pensiero unico di tutti gli esecutivi precedenti…. Continua a leggere

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Decreto sicurezza, stretta su asilo e cittadinanza

Salvini: Italia più sicura, via tutti i campi rom

Decreto sicurezza, iniziato il Consiglio dei ministri: via alla stretta sui migranti

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto messo a punto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il provvedimento accorpa i due decreti su sicurezza e immigrazione a cui da settimane lavora il responsabile del Viminale. Il testo era stato oggetto negli ultimi giorni di uno stop-and-go legato a dubbi di costituzionalità. «L’obiettivo è chiudere tutti i campi rom entro la fine della legislatura», ha annunciato tra le altre cose Salvini in conferenza stampa.

IL PDF Decreto immigrazione e sicurezza, ecco il testo completo del decreto

Un decreto, aggiunge , «per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi,
CONTINUA E GUARDA VIDEO SU:  https://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/decreto_sicurezza_cdm_migranti-3994180.html Continua a leggere

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Italia sfida la Ue con piano Marshall da 82 miliardi

Italia sfida la Ue con piano Marshall da 82 miliardiSegnalazione Wall Street Italia
Dopo il collasso del Ponte Morandi, che ha provocato la morte di almeno 43 persone, il governo Conte ha elaborato un maxi piano di investimenti da 82 miliardi per rinnovare le infrastrutture italiane.
Poco dopo il crollo del viadotto dell’A10 a Genova, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, leader della Lega, ha attribuito la responsabilità della catastrofe alle politiche di austerity imposte dall’Ue.
Da lì nasce l’idea del governo giallo verde: investire tutti i soldi necessari per assicurare la sicurezza delle strade, delle ferrovie, delle scuole, degli ospedali, a prescindere dai limiti dei vincoli di bilancio giudicati “folli” da Salvini e da altri esponenti euro scettici della maggioranza.
Allo stesso tempo l’UE ha negato qualsiasi colpevolezza, ricordando che la Commissione europea aveva anzi assegnato 2,5 miliardi di euro di sovvenzioni all’Italia tra il 2014 e il 2020 nel quadro del piano Juncker volto proprio a finanziare i lavori di miglioramento delle infrastrutture o di creazione di nuove strutture.
Un progetto di investimenti da 82  miliardi di euro

Dopo la tragedia di Genova il ministro delle Finanze Giovanni Tria, che finora si è mostrato relativamente accondiscendente nei confronti all’Europa, ha citato la cosiddetta “regola d’oro” cara all’ex premier Gordon Brown e esortato le autorità nazionali e i suoi colleghi a mettere in piedi un piano ambizioso di rinnovamento del sistema dei trasporti e delle infrastrutture del paese, senza occuparsi del deficit di bilancio italiano.
Ricorrendo alla regola d’oro il governo si autorizza momentaneamente a oltrepassare i vincoli di bilancio, ma circoscritti a delle spese di investimenti. La coalizione italiana vuole riprendere in mano il progetto del governo precedente guidato dal premier Gentiloni, che prevedeva per l’appunto 82 miliardi di euro di investimenti a lungo termine.
Ma non si conosce ancora la strategia del governo per poter affrontare tali spese ingenti.
Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/italia-sfida-ue-con-piano-marshall-da-82-miliardi/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+WallStreetItalia&utm_content=23-08-2018+italia-sfida-la-ue-con-piano-marshall-da-82-miliardi+primo-piano

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I VERI MOTIVI DELLA TRAGEDIA. Lo sporco sistema dei ribassi

Dalle notizie pervenute, i nostri militanti e simpatizzanti genovesi sono illesi. Ci uniamo al cordoglio dei familiari delle vittime e dedichiamo una prece in suffragio di tutte loro.

Scritto e segnalato da Antonio Amorosi

Genova. Lo sporco sistema dei ribassi. Ecco perché è crollato il ponte Morandi. Insider

Vi fareste operare da un chirurgo bravo o da chi fa il 70% di sconto e poi il lavoro lo fa il suo assistente neolaureato? Perché è crollato il ponte. Insider

Genova. Sistema dei ribassi. Ecco perché è crollato il ponte Morandi. Insider

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Sorpasso titoli greci, parla Becchi: “Vogliono creare un altro 2011”

Intervista al Prof. Paolo Becchi su Lo Speciale, 08/06/2018
Italia superata da Grecia sui titoli di Stato, a maggio 38 miliardi sono usciti dal Paese. Di chi è colpa? Dei no euro? Il filosofo Paolo Becchi intervistato da Lo Speciale una sua idea sembra essersela fatta. Almeno sulle scadenze a breve termine, i titoli di Stato greci hanno iniziato a offrire un rendimento più basso di quelli italiani. Inevitabile la caccia al colpevole. Imputato numero uno? Il Governo Conte e la sua politica economica bollata dai media “confusa e contraddittoria”.

→LEGGI L’INTERVISTA←
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Bannon: “Italia sarà terremoto per Ue, Merkel e Macron cadranno come birilli”

Risultati immagini per Steve Bannon a RomaA lato Steve Bannon a Roma
di Giovanni Coppola
Ultimamente Steve Bannon sta trascorrendo molto del suo tempo in Italia. L’ex stratega di Donald Trump e animatore di punta della “destra alternativa” americana guarda infatti con grandissimo interesse al nostro Paese. In una recente intervista al quotidiano tedesco Die Welt, Bannon ha spiegato il motivo di questo interesse: «Roma è attualmente il centro della politica mondiale. Quello che sta accadendo qui è veramente qualcosa di particolare: finora non si era mai visto in tutto il mondo un governo autenticamente populista. Fino ad ora, appunto. E io non voglio assolutamente perdermi questo grande evento».
Steve Bannon, in effetti, non ha mai nascosto le sue simpatie per la Lega di Matteo Salvini e il M5S di Luigi Di Maio, che l’ex direttore di Breitbart vede come «i salvatori dell’Italia dall’ennesimo governo tecnico». Anzi, proprio come in un’intervista al New York Times, anche alla Welt Bannon conferma di aver intrattenuto rapporti politici con i due leader populisti e i loro staff e, inoltre, di aver loro consigliato di allearsi per formare il governo: «Dopo le elezioni ho conosciuto Salvini e anche con Di Maio ho avuto contatti. Io mi sono limitato a consigliare un accordo tra i due partiti, poi hanno fatto tutto i ragazzi. Ma su questo preferisco non dire altro». Continua a leggere

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