Verona secondo Santoro…

Fontana, il ministro venuto dal niente nella Verona della politica ultras
«Sono un suo amico da 23 anni. Se non fosse che lui riconosce papa Francesco e io no, potremmo dire che condividiamo tutto. Fontana è un amico che si sta sforzando di fare al meglio il ministro della famiglia. Se dovesse aver bisogno di una man sa di poter contare su di me e sulla mia associazione».
Non c’è da meravigliarsi per le affermazioni di Matteo Castagna, cattolico tradizionalista militante – per la serie dio, patria e famiglia – animatore del circolo “Christus Rex Traditio”, che sembra arrivato dal Medio Evo. Altre, che vengono pronunciate da un dirigente di Forza Nuova, Luca Castellini, ultrà della curva Hellas Verona, sono ancora più sconvolgenti: «Anche lui difende la famiglia naturale. È molto in sintonia con il pensiero forzanovista».
Verona la scandalosa, che si riposa dai fasti della tre giorni del Congresso mondiale della famiglia. Involontariamente, Castagna e Castellini ci propongono un inedito ritratto del ministro della famiglia e delle disabilità, Lorenzo Fontana.
Senza Verona, Fontana sarebbe un extraterrestre. Colpisce l’analisi politica di Castellini: «Verona è sempre stata una città di destra, anticomunista, identitaria, conservatrice, cattolica, borghese. Fino ad ora è stata una avanguardia scandalosa ora è in sintonia con il Paese, che ha sdoganato le nostre storiche battaglie per la tutela della identità nazionale, per la famiglia tradizionale, la cultura cattolica». Continua a leggere

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