Non si può dire, ma in Europa e nel mondo è guerra al cristianesimo

La notizia dell’accoltellamento di un uomo alla stazione Termini di Roma da parte di un marocchino perché portava un crocifisso al collo, si inserisce in un più ampio quadro di attacchi compiuti a livello globale contro i cristiani e i cattolici a cui abbiamo assistito in tutta la drammaticità con gli attentati in Sri Lanka a Pasqua che hanno causato la morte di circa 300 fedeli. Sebbene si sia cercato di derubricare quanto avvenuto a Roma come uno scontro tra clochard, in realtà l’episodio è sintomatico di un clima sempre più preoccupante per chi professa il cristianesimo non solo nei paesi in cui i cristiani rappresentano una minoranza ma anche in Occidente.
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Sul fascismo o sono ignoranti oppure in malafede

Il nuovo mantra della sinistra in questi giorni è che l’Italia non ha veramente fatto i conti con il fascismo. L’hanno scritto giornali, Repubblica, l’hanno detto trasmissioni televisive come Otto e mezzo e politici. Ma io mi chiedo: come si fa a sostenere questa tesi? Se c’è un Paese in cui non si parla d’altro che di fascismo è proprio l’Italia. Sul tema, abbiamo avuto letture e riletture da parte degli storici di sinistra (che sul tema hanno avuto per anni una specie di esclusiva) e di quelli di destra.
Sul primo fascismo abbiamo degli studi fondamentali di Emilio Gentile, che ci spiegano come all’inizio fosse un movimento ancora senza un’ideologia ben definita; per gli anni successivi abbiamo gli studi altrettanto fondamentali di Renzo De Felice e quelli di Francesco Perfetti, Giuseppe Parlato e tantissimi altri storici che hanno sviscerato il tema sotto ogni punto di vista.
Dunque, sostenere che non abbiamo fatto i conti con il fascismo vuol dire essere in malafede o ignoranti: non c’è una terza soluzione. La destra, peraltro, ha fatto i conti anche con il peggio del fascismo: le leggi razziali e l’ideologia razzista. Al punto che la nuova destra ispirata da Alain Benoist e altri intellettuali non solo ha rinnegato il razzismo, ma ha assunto persino posizioni terzo mondiste e multiculturaliste.
Ma tutto questo è completamente sconosciuto agli intellettuali di sinistra, che vengono insigniti di questo titolo anche quando mostrano un’ignoranza clamorosa di quello che è stato detto, studiato e pubblicato negli ultimi settant’anni.
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L'OPINIONE DELL' "UOMO CHE SUSSURRAVA AI POTENTI"

Il Venezuela presto come la Libia, con una guerra civile alle porte che sta spingendo la nostra intelligence a predisporre in gran segreto piani di evacuazione per oltre 500 mila residenti italiani. E se la storia condanna l’ex presidente francese Sarkozy per il caos in Libia, Donald Trump si gioca tutto in Venezuela, con il rischio di ripetere il grande errore delle primavere arabe di Obama, avallando l’autoproclamatosi presidente Juan Guaido’ (appoggiato dai circoli esoterici internazionali e massone lui stesso) in una eterna lotta di potere tra Stati Uniti, Russia e Cina nel nome sempre del petrolio. Continua a leggere
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Onu, la schizofrenia della signora che ci definisce razzisti

di Nicola Porro
Zuppa di Porro: rassegna stampa dell’11 settembre 2018

00:00 Onu, le schizofrenie di Michelle Bachelet, la signora che ci definisce razzisti.
04:28 (Stra)parla Alessandro Di Battista e sale la tensione (ma quante volte fanno questo titolo) tra Lega e M5stelle.
06:54 Sui negozi chiusi la domenica altra parziale marcia indietro. Ma non troppo.
09:47 Copyright, i giornali tutti schierati da una parte. Vi dico la mia opinione (controcorrente)…
11:55 Enel e pubblicità, Marco Travaglio fa il fenomeno.
13:23 Torino-Lione, ecco tutti i numeri. E ancora ci parlano delle analisi costi-benefici.
14:03 La storia dei due condannati che i grillozzi si riprendono fischiettando.
Fonte: https://www.nicolaporro.it/zuppa-di-porro/8307-2/ Continua a leggere

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