di Pietro Ferrari
LAMENTAZIONI SOVRANISTE
Ricordiamoci bene che l’ingresso nell’ euro fu il biglietto da visita che la sinistra postcomunista doveva esibire al gotha della finanza. Non ci potevamo stare ma vollero farci entrare a tutti i costi. L’ abbiamo pagata e la stiamo pagando in modo molto salato.
Primo problema: l’euro è una moneta straniera ma anche la lira era di proprietà di monopolisti privati.
Secondo problema: l’euro è una “moneta coloniale” come la lira perché non può comprare direttamente il petrolio.
Se l’Europa fosse sovrana non solo avrebbe una moneta pubblica ma avrebbe avuto come antieuropeisti gente come Renzi e Macron.
È la moneta-debito privata il vero problema non tanto la “moneta straniera”.
Al limite sarebbe sopportabile pure una moneta come l’euro ma col Debito europeizzato dagli eurobond, cosa che i tedeschi non vogliono.
O anche, in tono ancora minore, tutto uguale ad ora ma almeno (per l’Italia) con qualche banca pubblica che finanzi a tassi simbolici l’economia locale.
Insomma se prima eravamo sciuscià un po’ levantini e guasconi oggi siamo sciuscià masochisti. Se il governo gialloverde sta cercando faticosamente di far quadrare gli equilibri con Quirinale ed Unione Europea non dobbiamo dimenticarci che tedeschi e francesi giocano con le carte truccate: