Orban: pronti ad aiutare l'Italia. Non con le quote, ma con le espulsioni

In un’intervista rilasciata alla radio pubblica, rilanciata da Repubblica, il presidente ungherese Viktor Orban si è espresso in merito alle nuove posizioni assunte dal governo italiano sul tema immigrazione, dicendosi pronto ad aiutare l’Italia. L’aiuto offerto però, diversamente da quanto si potrebbe pensare, non consisterebbe nell’assunzione, da parte di Budapest, di una quota di rifugiati, ma in un ausilio nelle procedure di espulsione. Orban ribadisce così una linea chiara: l’unica quota accettata dall’Ungheria è la quota zero.
“Io capisco che gli italiani abbiano detto con il libero voto di volersi liberare dall’ondata di migranti.” ha detto il leader di Fidesz, “se il nuovo governo italiano vuole, l’Ungheria guidata da me, che sono stato il precursore della fermezza in nome dell’Europa cristiana, è pronta a fornire a Roma il suo aiuto e la sua esperienza. Non certo per ripartire i migranti tra vari Paesi membri dell’Unione europea. No, siamo pronti ad aiutare gli amici italiani a espellere i migranti”.
“Capisco che vogliano liberarsi di loro, di quella gente che avrebbero fatto meglio a non far entrare e capisco quanto sia difficile per loro realizzare l’obiettivo, ma non c’è ragione di farlo rovinando l’Ungheria” ha poi aggiunto invitando il premier Conte a seguire la sua linea: “Posso suggerire al nuovo premier italiano di espellerli, e se prenderà tale decisione, sappia che può contare sull’amica Ungheria che è capacissima con la sua esperienza di offrire assistenza logistica e consigli agli amici italiani”.
Dichiarazioni che arrivano dopo l’annuncio, da parte del ministro Salvini, di una sempre più stretta collaborazione col governo ungherese,  aprendo alla possibilità di far nascere, dunque, un asse Roma-Budapest per “cambiare l’Europa”.
La Redazione http://www.oltrelalinea.news/2018/06/11/orban-pronti-ad-aiutare-litalia-non-con-le-quote-ma-con-le-espulsioni1/

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2 Risposte

  • Il problema vero, è, che questi immigrati, come li chiamano, sono la stragrande maggioranza, musulmani. Questo non lo dicono, però, il pericolo iniziano a vederlo e, in un certo senso se lo meritano. Belgio, Svezia, Francia e Germania, stanno pagando il prezzo dell’invasione dei figli di Maometto, ed è solo l’inizio. Bergoglio, il padre dei Cristiani, non dice una sola parola su questa micidiale invasione, ma, sembra che a lui, vada bene: siamo tutti figli di Dio, dice, e Dio è uno solo.

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